Quando accendono i caloriferi a Milano: tutto ciò da sapere sull’accensione.

Caldaia a condensazione, caldaia a pellet, a GPL, metano o gasolio. Quali sono le differenze tra i principali tipi di caldaia in uso.

Quando accendono i caloriferi a Milano è una domanda abbastanza comune in questo periodo. La risposta è molto semplice: 15 Ottobre.

Quello che capita subito dopo l’accensione dei caloriferi è la cessazione della spesa attribuibile ai condizionatori e l’inizio della spesa delle caldaie. Quali sono i sistemi di riscaldamento più convenienti?

Quando accendono i caloriferi a Milano in realtà ciò che si accende è il “motore” del proprio riscaldamento, che si può dire essere la caldaia. La caldaia infatti è il cuore pulsante dell’impianto di riscaldamento e ha il compito di riscaldare l’acqua all’interno delle tubature e di inviarla in tutta la rete idrica. Ci sono però molti diversi tipi di caldaie e si possono categorizzare molto semplicemente in base al loro combustibile.  

quando accendono i caloriferi a Milano

Caldaia a condensazione: la più conveniente tra le scelte.

Quando si accendono i caloriferi a Milano avere una caldaia a condensazione come proprio sistema di riscaldamento è la più conveniente tra le soluzioni che possano esserci. La caldaia a condensazione è a sua volta divisibile in caldaia a gas (GPL o metano) o caldaia a gasolio, ma questa differenza la vedremo nel prossimo paragrafo. Per ora concentriamoci sul funzionamento della tecnologia che caratterizza la caldaia a condensazione. Tutto si basa sul ricircolo dei gas di scarico che vengono prodotti durante la combustione.

Una caldaia a condensazione è una caldaia ad acqua calda nella quale si ha la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. In questo modo si ha il recupero del calore latente di condensazione e di conseguenza maggiore efficienza energetica rispetto ad una caldaia tradizionale. Questa è la definizione che Wikipedia da per introdurre la spiegazione di cos’è una caldaia a condensazione.

La prima caldaia a condensazione a gas (Ignis) risale al 1961. Ora le caldaie a condensazione sono delle più varie e disparate marche, tra tutte si annoverano le migliori marche come Daikin e Viessmann.

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Costo caldaia a condensazione: la differenza tra gas e gasolio.

In Italia il combustibile più diffuso è il metano, anche detto gas naturale. Non bisogna pensare al metano solo quando si accendono i caloriferi a Milano ma la distribuzione di questo gas è talmente ampia nella rete cittadine che può essere utilizzata per il riscaldamento domestico, nelle caldaie a condensazione, quanto per la produzione di acqua calda sanitaria e per la produzione di fuoco per la cottura dei cibi (banalmente il gas che esce dai fornelli). Lo svantaggio che si può avere nell’avere un impianto a metano sta nella difficoltà nel riuscire a calcolare il consumo effettivo. Problema che la tecnologia è riuscita a ovviare grazie all’utilizzo di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore negli impianti con caldaia a condensazione. Qualora non dovesse arrivare il gas naturale (metano) con difficoltà di allaccio alla rete cittadina, è possibile valutare le caldaie a GPL. Il GPL è un gas di petrolio liquefatto contenuto in serbatoi esterni o interrati. Per intenderci, il GPL è quel gas che viene venduto anche nelle bombole da cucina disponibili da 10 a 25 kg. Negli ultimi anni il GPL ha visto notevoli aumenti di costi d’acquisto e per questo risulta una scelta piuttosto onerosa. Nonostante i rincari, il GPL resta la scelta migliore rispetto al gasolio. Il gasolio è un combustibile liquido, anche in questo caso sarà necessario un serbatoio di stoccaggio ma richiede spazi più elevati rispetto ai serbatoi di stoccaggio del gas GPL.

Caldaie a condensazione prezzi: la spesa in base all’utilizzo nella varie zone climatiche.

Come ben si può dedurre, ogni parte dell’Italia ha una fascia climatica ben differente. La nostra penisola infatti è talmente sviluppata longitudinalmente che possiede 7 fasce climatiche differenti. Per quanto riguarda il riscaldamento e l’accensione dei radiatori si calcolano in fasce che vanno dalla A alla F. Se vi state domandando quando accendono i caloriferi a Milano, basta cercare la propria fascia climatica e ciò vi dirà quando potrete accenderli.

 

I COMUNI- Tutti i comuni italiani rientrano in una di queste sei zone climatiche:

 

Zona climatica A: Comuni di Lampedusa e Linosa; Porto Empedocle.

Zona climatica B: province di Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani.

Zona climatica C: province di Imperia; Latina; Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto.

Zona climatica D: Genova; La Spezia; Savona; Forlì; Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia.

Zona climatica E: province di Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Campobasso; Enna; L’Aquila e Potenza).

Zona climatica F: province di Cuneo, Belluno e Trento.

quando accendono i caloriferi a Milano

Con questo schema potrete trovare la risposta alla domanda quando accendono i caloriferi a Milano.

Legionella aria e acqua. Il pericolo è sempre in agguato, anche nei sistemi idrici.

Il periodo dei condizionatori è finito e quindi, in parte, il pericolo legionella è scampato. Se non fosse che quando accendono i caloriferi a Milano la caldaia già funzionava per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e questo permette al batterio della legionella di proliferare. Infatti la legionella pneumophilia, responsabile della legionellosi, trova il suo habitat naturale in posti umidi e caldi. Ciò significa che l’acqua è un posto ideale per lei. Anche nei condizionatori infatti si riproducono nell’acqua. Acqua che poi viene nebulizzata e dispersa nell’aria sotto forma di aria.

Quando accendono i caloriferi a Milano bisogna quindi valutare un trattamento antilegionella nelle acque per evitare di venire contagiati.

Un trattamento anti legionella quindi non è sicuramente da sottovalutare, soprattutto considerando che nella maggior parte delle abitazioni è presente un condizionatore, talvolta anche più di uno posizionati in zone sensibili come le camere da letto. La legionella si contrae attraverso la propagazione dell’aria e dell’acqua.

Il trattamento anti legionella esiste per prevenire il batterio o per debellarne l’esistenza. La più importante è la pulizia degli split e dei filtri al suo interno. Esistono prodotti specifici per la pulizia di filtri e impianti. Nel caso in cui si voglia tutelare maggiormente la sicurezza del proprio impianto (e quindi del proprio benessere), ci si può affidare a esperti del settore che effettueranno degli specifici trattamenti di bonifica dell’impianto, prevenendo anche la formazione e proliferazione di batteri in futuro.

 

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