Misurare i risultati e analizzare i costi sono i due passaggi fondamentali nella gestione di qualsiasi tipo di business perché permettono di capire se le strategie adottate e i percorsi intrapresi sono corretti o se occorre apportare delle modifiche.
In ambito logistico è impensabile ottimizzare la filiera logistica e migliorare i flussi di magazzino senza misurare le performance.
In questo articolo parleremo di cosa sono i KPI, in che modo possono esserci utili e analizzeremo infine alcune delle metriche di analisi più utilizzate nella supply chain.
Hai mai sentito parlare di KPI?
I KPI, sigla che sta per Key Performance Indicators, sono degli indicatori chiave di prestazione, cioè dei fattori che ci permettono di misurare l’andamento di un determinato dato.
Facciamo un esempio:
Una gelateria ha come obbiettivo quello di incrementare il fatturato passando da 4.000,00 € al mese a 6.000,00 €.
Lo scontrino medio è di 3,00 €.
Per raggiungere l’obbiettivo che si è prefissata, la gelateria dovrà passare da una media di 334 scontrini battuti a settimana a una media di 500 scontrini.
Obbiettivo: incrementare il fatturato di 2.000,00 € al mese. KPI da monitorare: numero di scontrini battuti a settimana.
Tipi di KPI
Esistono diversi tipi di KPI. Sceglierne uno anziché un altro dipende, come abbiamo detto, dagli obiettivi strategici che ci siamo prefissati.
In linea generale i KPI devono essere:
Rilevanti: i dati che intendiamo raccogliere e analizzare devono avere un effettivo peso sull’andamento dell’azienda;
Pochi: meglio concentrarsi su una stretta cerchia di KPI anziché analizzarne molteplici;
Condivisi: le analisi sono fatte per essere condivise. Solo così è possibile migliorare e migliorarsi;
Non ambigui: i KPI devono essere chiari, non si deve correre il rischio di correre in errore.
Il sistema di misurazione delle prestazione deve infatti essere coerente con gli obiettivi strategici che ci siamo prefissati come azienda.
Possiamo dividere i KPI in quattro grandi categorie:
KPI generali: misurano il volume del lavoro di un determinato processo;
KPI di qualità: misurano la qualità dei risultati sulla base di determinati standard;
KPI di costo: misurano i costi;
KPI di tempo: misurano il tempo di risposta, dal momento in cui si avvia un processo a quello in cui si conclude.
KPI logistici
Come accennato nei paragrafi precedenti, esistono numerosi KPI. In ambito logistico, i KPI che ci permettono di misurare le prestazione di un magazzino sono, ad esempio:
Tasso di occupazione del magazzino: celle occupate / celle totali
Produttività: numero di righe evase / giorno
Movimentazione in entrata: numero di righe entrate / movimento totali del giorno
Movimentazione in uscita: numero di righe uscite / movimenti totali del giorno
Accuratezza dell’inventario: numero codici errati / numero codici totali
Affidabilità delle consegne: numero spedizioni errate / numero spedizioni totali
Completezza degli ordini: numero ordini evasi completi / numero ordini evasi
Puntualità delle consegne: numero ordini consegnati puntuali / numero ordini consegnati totali
Rotazione del magazzino: costo del venduto / giacenza media
Ogni quanto analizzare i KPI
Anche in questo caso non esiste una regola imperativa. Sicuramente, per poter diventare un reale strumento di miglioramento, i KPI devono essere controllati periodicamente.
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